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Caso ultras, Milan a rischio penalizzazione? L’avvocato fa chiarezza
Il caso ultras si gonfia sempre di più e all’orizzonte si fa largo anche l’ipotesi penalizzazione. L’avvocato ha chiarito la situazione.
Nel calcio italiano, i riflettori sono spesso puntati non solo sulle prestazioni sportive ma anche sul comportamento di società e tifosi. Di recente, Inter e Milan si sono ritrovate sotto inchiesta per presunte violazioni che riguardano i rapporti tra le squadre e alcuni gruppi di ultras. Motivo questo di preoccupazione per milioni di tifosi che guardano al caso con la curisoità di comprendere quali conseguenze potrebbe avere sulla loro squadra del cuore.
Il caso infatti tocca non solo la giustizia ordinaria ma si estende anche a quella sportiva, mettendo in luce le regole ferree del Codice di Giustizia Sportiva e le possibili sanzioni. In questi giorni si è parlato di multe e, in casi estremi, anche di penalizzazioni in classifica. Scenario questo che ovviamente crea sgomento tra i tifosi.
Codice di Giustizia Sportiva: norme e sanzioni
Il Codice di Giustizia Sportiva, in particolare l’articolo 25, stabilisce norme precise riguardo i rapporti tra società sportive, tesserati e gruppi di sostenitori. È tassativamente vietato alle società fornire sostegno finanziario o altri benefici a gruppi di tifosi, a meno che non siano previsti da specifiche legislazioni. Analogamente, i tesserati devono evitare rapporti con esponenti o gruppi di sostenitori non ufficialmente riconosciuti dalla società, con severe penalità previste in caso di violazione.
Il Milan rischia la penalizzazione?
L’avvocato Pierfilippo Capello, nel corso di una trasmissione di Tv Play, ha approfondito la questione entrando nel merito, sia dei fatti che dei possibili rischi che Milan e Inter incontrano. In particolare si è soffermato sull’ipotesi paventata negli ultimi giorni di ipotetiche penalizzazioni in classifica. A tal proposito ha affermato che “da un punto di vista sportivo siamo fermi con la Procura della FIGC che sta aspettando gli atti dalla Procura di Milano. Non prevedo cose enormi se non eventuali multe economiche. Da un punto di vista penale il discorso è diverso: occorre capire se c’è stato qualcuno che ha commesso qualcosa che non doveva fare”. Nel corso dell’intervento però alla domanda di ipotetiche penalizzazioni per Inter e Milan ha affermato lapidariamente “dipende”.
Sulle curve
“Qui c’è la ‘ndrangheta, dove vengono fatti salire dei capi dell’organizzazione dalla Calabria verso Milano. Citando l’ordinanza, ad un certo punto questi personaggi chiamano gli steward e decidono chi far entrare e chi meno allo stadio, senza pagare o con biglietto. Il problema è che esiste un fenomeno in cui le Curve non sono più un posto in cui tifare e appassionarsi alla propria squadra. Il modo di amare una squadra dev’essere uguale a quello di chi frequenta la Curva. Un tifoso che non è in curva non è meno importante di quello in Curva”.
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