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Milan, in vendita il 22% delle quote! La Repubblica svela tutto

Gerry Cardinale

La Repubblica, sulle proprie colonne, ha svelato importanti novità riguardanti il futuro del Milan di Cardinale.

Nel panorama calcistico globale, il Milan rappresenta uno dei club di maggior prestigio e tradizione, ma come ogni entità di questo calibro, affronta periodi di sfida e trasformazione che ne definiscono il futuro. Recentemente, nuove informazioni sulle dinamiche finanziarie e strategiche del club hanno suscitato interesse, in particolare per quanto riguarda la gestione del debito e le ambizioni di sviluppo infrastrutturale. Analizziamo le nuove prospettive che si aprono per il Milan e le mosse strategiche pianificate per consolidarne la posizione tanto in campo nazionale quanto internazionale.

Le sfide finanziarie del Milan

Il club, al momento gestito dal Fondo RedBird Capital di Gerry Cardinale, si trova di fronte all’importante scadenza del vendor loan sottoscritto con il Fondo Elliott. Per acquistare il Milan, RedBird ha stipulato un prestito di circa 560 milioni di euro che, entro il 31 agosto 2025, arriveranno a superare i 700 milioni, includendo gli interessi e le commissioni. È evidente, quindi, la necessità di identificare soluzioni finanziarie adeguate per gestire tale onere.

Revisione della quota azionaria

Una delle strategie intraprese per far fronte a questa esigenza finanziaria riguarda la revisione della partecipazione azionaria nel club. Dal maggio 2024, Cardinale ha esposto al mercato il 22% delle sue azioni. Questa mossa è volta a ridurre l’importo complessivo dell’investimento per un migliore equilibrio del portafoglio. Secondo le fonti, la vendita riguarderebbe circa 150 milioni del capitale iniziale investito (681 milioni) e si propone di avvenire a prezzo base di costo.

Casa Milan
Casa Milan

Il futuro dello stadio

Il dibattito riguardante la costruzione di un nuovo stadio per il Milan guadagna nuovi contorni nelle recenti dichiarazioni. Da un lato, c’è stata l’idea di un investimento miliardario per un nuovo stadio a San Donato, concepito come un impianto all’avanguardia con oltre 70.000 posti e diverse strutture accessorie come un nuovo quartier generale, un museo, un hotel e spazi commerciali. Dall’altro lato, emerge l’opzione di un progetto condiviso con l’Inter, motivato da esigenze di razionalizzazione dei costi.

Ambizioni sportive e prospettive future

Non meno rilevante è l’aspirazione del club a mantenere un alto livello competitivo. Gli obiettivi minimi stabiliti per i prossimi anni prevedono il raggiungimento del terzo posto in Serie A e una presenza significativa in Champions League, con l’intento di non posizionarsi oltre i playoff nell’annata 2024/25 e di raggiungere almeno gli ottavi di finale nelle due stagioni successive.

Investimenti esteri e incentivi ai dirigenti

Una prospettiva interessante si apre con l’ipotesi di cessione di quote di minoranza a investitori arabi o famiglie miliardarie nel 2027, prima della realizzazione del nuovo stadio prevista per il 2029. Questo scenario è pensato per fornire liquidità agli investitori desiderosi di disinvestire in anticipo. A garantire l’allineamento degli obiettivi manageriali sui progetti in corso, sono previsti substanti bonus incentivanti per i dirigenti basati su vari scenari di successo.


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