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Champions League, Milan ultimo ad ottobre? La nuova formula non lo condanna..

Christian Pulisic

I rossoneri hanno affrontato Liverpool e Leverkusen in un avvio decisamente in salito ma nulla è perduto secondo la GdS

Immaginare il Milan, con la sua storia ricca di trionfi e leggende, in fondo alla classifica di questo prestigioso torneo potrebbe suonare come un campanello d’allarme per tifosi e addetti ai lavori. Tuttavia, un’analisi più attenta della situazione attuale e delle regole del torneo suggerisce di mantenere il sangue freddo. Vediamo perché l’attuale posizione del Diavolo non è necessariamente premonitrice di un disastro sportivo imminente.

Le regole del gioco

Nel mondo del calcio, la dinamica di competizione è in continuo mutamento, con vari formati che tentano di bilanciare la tradizione con l’innovazione. Recentemente, la UEFA ha introdotto un nuovo format per la Champions League che altera significativamente la rotta verso il trofeo. Ora, ogni squadra partecipante affronta otto partite contro avversari diversi in una sorta di “mini campionato”. Le prime otto classificate accedono direttamente agli ottavi di finale, mentre le squadre dalla nona alla ventiquattresima posizione si contendono un posto attraverso i playoff. Secondo queste regole, si stima che servano circa 15-16 punti per assicurarsi un posto tra le prime otto e circa 9 punti per qualificarsi ai playoff.

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca

Il cammino del Milan

Il Milan, nonostante il suo attuale ultimo posto, ha davanti a sé un percorso che appare pieno di opportunità per risalire la china. Con cinque partite giudicate sulla carta meno impegnative e un confronto da brividi con il Real Madrid, le possibilità di raggiungere il necessario bottino di punti ci sono tutte. La squadra, guidata da Fonseca, ha mostrato segnali incoraggianti, soprattutto nell’ultima mezz’ora del match contro il Bayer Leverkusen, alimentando la fiducia in una possibile risalita.

I playoff: un nuovo inizio

I playoff rappresentano un’innovazione nel format della Champions League che potrebbe riservare sorprese. Le squadre classificatesi dal nono al ventiquattresimo posto si affronteranno in partite di andata e ritorno, con il sorteggio del 31 gennaio a determinare gli accoppiamenti. Questo sistema non solo offre una seconda chance a club che hanno avuto un inizio difficoltoso ma introduce anche un elemento di incertezza, dato che squadre di calibro potrebbero trovarsi a competere con avversari inaspettatamente ostici.

Verso Monaco

Guardando oltre i playoff, chi supera questa fase si ritroverà in un tabellone definito “tennistico” insieme alle prime otto della fase precedente. Un ulteriore sorteggio determinerà poi i match degli ottavi di finale, delineando il cammino verso la finale di Monaco di Baviera. In questo contesto, il posizionamento iniziale nella fase a gironi perde parte della sua importanza, lasciando spazio a prestazioni e strategie di gioco che faranno la vera differenza.

L’ultima posizione del Milan in Champions League, dunque, non deve essere letta come un epitaffio prematuro delle sue ambizioni europee ma come il preludio a una possibile rimonta entusiasmante. In questo nuovo contesto competitivo, la strada verso il successo è disseminata di sfide inedite e imprevisti, dove la determinazione e la capacità di adattamento potrebbero valere più dei punti accumulati all’alba del torneo.


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