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L’esperto di mercato puntualizza: “C’è una cosa piuttosto evidente su Fonseca, l’allenatore è il più facile da cambiare”

Paulo Fonseca

Il giornalista Luca Marchetti ammette di avere la sensazione che il tecnico rossonero non abbia fatto presa sul gruppo.

Luca Marchetti su TMW ha parlato della situazione relativa alla panchina del Milan: “Un discorso analogo vedremo se sarà necessario farlo sul Milan e Fonseca. Che non abbia attecchito nell’ambiente rossonero pare piuttosto evidente”.

La situazione

Che ci siano anche dei problemi, altrettanto. In questo caso, il cambio in estate di allenatore, era stato reso necessario da un fine corso. Se il Milan pensa di aver sbagliato scelta in estate (e sarebbe comunque una presa di coscienza, grave ma necessaria) deve cambiare subito. Altrimenti si rischia soltanto di perdere tempo”.

Maurizio Sarri
Maurizio Sarri

I possibili sostituti

I nomi già si fanno e alcuni di questi erano già stati sondati o presi in considerazione dai dirigenti rossoneri. Come per esempio Sarri, che certamente affascina per il calcio che propone ma che in estate non era stato preso in considerazione. Poi c’è Terzic, che era in tribuna contro il Liverpool e che eventualmente sarebbe interessato al progetto rossonero. E più defilato c’è Tuchel anche lui naturalmente libero, ma che potrebbe essere un profilo adatto per il Milan”.

Il confronto

Che ha le stesse necessità della Roma: rientrare nelle prime 4 in classifica. La differenza sta nella tempistica (al di là della partita in più o in meno): De Rossi la Roma lo conosceva, come allenatore e per il momento non c’erano problemi ambientali. A Milano invece c’è stata una contestazione sonora alla squadra e Fonseca – appena arrivato – può (dalla dirigenza) essere considerato un errore a cui rimediare, visto che c’è la sensazione che non abbia attecchito”.

Fine corsa?

Se sarà decisivo il derby lo vedremo nei prossimi giorni. Di sicuro in generale che due grandi squadra abbiano già pensato (o stanno pensato) al cambio di allenatore a metà settembre è significativo. L’esonero di un allenatore è sempre la certificazione di un progetto che decade. Le colpe non possono essere soltanto in panchina: è solo la cosa più comoda da cambiare”.


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