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Milan, Sheva: “Notte Manchester unica! Ancelotti? Preferisco un altro…”

Andriy Shevchenko

Andriy Shevchenko ha ricordato alcuni tra i momenti più bella della sua carriera al Milan, stilando una sua personale top 5.

Andriy Shevchenko, un nome che nell’immaginario di ogni tifoso del Milan ricorda l’incredibile notte di Manchester e i suoi occhi “spiratati” prima di calciare il rigore decisivo, ha rilasciato un’intervista nel nuovo format 1vs1, di Goal.com e Calciomercato.com. Ha parlato ovviamente di Milan, club che lo ha portato sul tetto d’Europa del mondo. Lo scudetto del 2004, le Champions League del 2003 e del 2007, il Mondiale per Club dello stesso anno, queste forse le affermazioni più importanti e cariche di passione emotiva. Di seguito le sue parole e i ricordi del suo Milan.

La notte più bella e Paolo Maldini

Andriy Shevchenko ha parlato dell’incredibile notte di Manchester, il 28 maggio 2003. L’ucraino ricorda infatti che “Manchester fu un’emozione incredibile, ancora ora sorrido tanto perché è una cosa che ti capita una volta”. Capitano di quella notte magica era Paolo Maldini, di cui Sheva racconta di aver giocato il “primo incontro contro la Nazionale italiana (Ucraina-Italia, marzo 1995, ndr) e contro Paolo Maldini, non posso non nominare lui. Quel giorno li non giocavo ancora attaccante, giocavo un po’ a destra, abbiamo giocato in Ucraina, ho giocato contro Paolo e ho capito che era un giocatore troppo forte, sono andato dall’allenatore e ho detto “posso cambiare fascia?”. Sono andato a giocare un po’ a sinistra però Paolo era un giocatore completo, per me è il più forte difensore che c’è stato”.

Paolo Maldini
Paolo Maldini

La top 5 di Sheva

 Sheva ha poi elencato i suoi personali top 5, uno per ruolo e comprensivo di allenatore. Le risposte dell’ucraino sono stato tutto meno che banali. Elegge infatti come miglior “portiere con cui ho giocato Dida. Difensore Paolo Maldini, centrocampista Andrea Pirlo. Attaccante? Ho giocato con Ricky Kakà, diciamo cosi non un attaccante ma un giocatore d’attacco. Miglior allenatore? Lobanovskyi”.

Prototipo di calciatore ideale

Dovendo descrivere il proprio prototipo ideale di calciatore, Sheva ci regala un mix di campion dal livello assoluto: “Piede destro di Francesco Totti, piede sinistro di Messi, colpo di testa di Cristiano Ronaldo, velocità di Mbappé, dribbling di Ronaldo Il Fenomeno, potenza fisica di Didier Drogba”


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