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Passerini: “Non sarà facile risolvere la questione Pioli, c’è una vicenda che ha preso alla sprovvista il Milan”

Stefano Pioli

Il giornalista del Corriere della Sera Carlos Passerini è convinto che la dirigenza rossonera non aveva inizialmente in programma la sostituzione dell’attuale tecnico.

Carlos Passerini a Tutti Convocati ha parlato della strategia comunicativa del Milan e della situazione di Stefano Pioli. “Il Milan ha scelto questo profilo comunicativo, sapendo che queste sono le conseguenze, cioè che la gente dirà: ‘Ma questi sanno quello che stanno facendo?’. E questo i tifosi lo hanno detto in maniera molto chiara. Siamo a tre partite, anche sabato a Torino i tifosi hanno fatto lo sciopero del tifo. Non so cosa succederà nell’ultima partita, credo che potremo vedere una sorta di fine dello sciopero perché sarà l’ultima di Giroud, Kjaer e Pioli”.

Stefano Pioli
Stefano Pioli

La negoziazione con l’attuale allenatore

“Credo che in questa settimana ci saranno i primi, perché finora non ci sono stati, contatti e primi discorsi. È un nodo quello di Pioli, che ha un anno di contratto. Un anno di contratto che tra lui ed il suo staff costa 10 milioni al Milan. Il Milan che giustamente sta attento ai conti, questo devono fare le società moderne, è una questione che deve risolvere. E non potrebbe essere così semplice risolvere, trovare un’intesa. Questa settimana di sicura ci sarà un incontro per iniziare e finire la situazione. Se si fosse chiarita prima allora forse si sarebbe dato una mano a Pioli per chiarire un po’, ma è un po’ il segreto di Pulcinella che contro la Salernitana sarà la sua ultima partita”.

La puntualizzazione

“È una scelta del Milan, si prende la responsabilità della scelta che fa. Tutta questa situazione, che tutti noi fatichiamo un po’ capire, nasce da una cosa: se il Milan non fosse uscito dall’Europa League in quel modo e dopo non avesse perso il derby in quel modo, oggi Pioli sarebbe sicuro di restare anche per l’anno prossimo. È una vicenda che ha preso alla sprovvista anche il Milan. Non è una giustificazione, sia ben chiaro. Il Milan non avrebbe cambiato Pioli se non ci fosse stato quell’esito, e oggi si trova obbligato, secondo loro, a cambiare l’allenatore ed è chiaro che è stato un po’ travolto dagli eventi”.


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