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Milan, Adani: “Società deve essere forte e non farsi sovrastare dai tifosi”

Zlatan Ibrahimovic

Daniele Adani ha criticato il modus operandi del Milan in merito alla scelta del nuovo tecnico, accusando la dirigenza di non essere forte.

Il tema allenatore in casa Milan è diventato ormai l’argomento del giorno. Dopo la doppia batosta rimediata dalla squadra contro Roma e Inter, il futuro di Pioli e della panchina rossonera ha preso il sopravvento anche sui temi del campo. La contestazione dei tifosi andata in scena ieri a San Siro, silenziosa nei modi ma rumorosa per i contenuti espressi, ha alimentato un vento di tensione e critica attorno alla società. Adani su ‘Radio Deejay’ ha infatti commentato negativamente quanto sta accadendo in casa Milan.

Daniele Adani
Daniele Adani

Milan sovrastata dai tifosi

Da quanto trapela il Milan avrebbe fatto saltare la trattativa con Lopetegui in virtù della rivolta dei tifosi. Ricostruzione che non evidenzierebbe la forza che si richiede a una società del calibro del Milan. Di questo avviso è anche Daniele Adani che sottolinea che “lì viene chiamata la società, che deve essere forte, sopra le parti. La gente ha il diritto di contestare, ma non può sovrastare la decisione”. L’ex Inter poi sottolinea anche un altro aspetto: “sono stati fatti venti nomi, ed è una cosa da capire”. 

Lopetegui e Arrigo Sacchi

Attorno al nome di Lopetegui le narrazioni sono molte e ognuna diversa. Di fatto c’è che il tecnico spagnolo che sembrava a un passo dai rossoneri, ad oggi, non ha nessuna chance di prendere il posto di Pioli. Adani ha il suo pensiero a riguardo e afferma che “soprattutto il Milan, con questi criteri, non avrebbe avuto Sacchi. Non ha un gran passato, ma ha allenato Spagna, Real Madrid, ha vinto col Siviglia”. Conclude poi il suo intervento analizzando alcuni profili accostati al Milan, sottolineando che “Conceiçao ha fatto un gran lavoro al Porto, tutti i tecnici sono assolutamente ottimi. Penso a De Zerbi. A Sarri. Sono tutti diversi, ma c’è da fare il mercato. Quando è arrivato Inzaghi all’Inter non c’era grande hype, poi ha vinto”.


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